sabato 20 giugno 2009

Condom nelle scuole a Roma

Nei licei e negli istituti superiori della capitale e Provincia arriveranno i distributori di preservativi. Per combattere l'Aids e le malattie a trasmissione sessuale.

Metodo giusto o solita iniziativa folcloristica?
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Distributori di preservativi negli istituti superiori e nelle università di Roma e provincia. Ecco la grande novità prevista per il prossimo anno scolastico. Sulla falsariga del modello inglese che prevede addirittura condom gratis per i giovani inglesi sessulamente attivi, ora anche gli adolescenti della capitale e dintorni potranno procurarsi un condom senza troppe difficoltà. L'iniziativa fa parte della campagna "Consapevolezza e libertà", il programma di sostegno all'insegnamento dell'educazione sessuale negli istituti superiori" promosso da Sinistra e Libertà, Giovani Democratici, associazione Luca Coscioni, Rosa Arcobaleno e Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli. Il Consiglio provinciale della capitale ha infatti approvato oggi una mozione che impegna il presidente Nicola Zingaretti ad aderire alla campagna."Giusta, coraggiosa e lungimirante la scelta del Consiglio di far aderire la Provincia di Roma alla campagna Consapevolezza e libertà - si può leggere in una nota dell'assessore alle Politiche culturali Cecilia D'Elia. E' importante "che un'istituzione pubblica come la Provincia di Roma si faccia carico di intervenire concretamente per contrastare la diffusione del virus Hiv". E prosegue dicendo che "soprattutto tra le giovani generazioni, stiamo assistendo ad un allarmante e pericolosissimo abbassamento di attenzione nei confronti dell'Aids. Si è diffusa l'erronea percezione che il virus non sia più un problema e che l'Aids sia curabile". In realtà si sta verificando esattamente il fenomeno contrario e in Italia le nuove infezioni sono in aumento. Non c'è dubbio che l'iniziativa dei distributori di preservativi nelle scuole sia un piccolo passo nella direzione giusta, un'iniziativa lodevole quanto si vuole ma bisognerà vedere se la presenza dei distributori di condom nei luoghi dove vivono i giovani produrrà risultati concreti nella lotta alle malattie. Immediata la reazione del Vaticano con un intervento del cardinale Agostino Vallini che ha definito l'introduzione dei condom nelle scuole come un tentativo di "banalizzare nuovamente i temi dell'affettività, della sessualità e dell'educazione giovanile, proprio in un tempo in cui è al centro dell'attenzione di tutti la questione dell'emergenza educativa".
In realtà, per combattere seriamente l'Aids e le malattie a trsmissione sessuale sarebbe necessaria una campagna su scala nazionale, con tanto di battage pubblicitario e interventi nelle scuole, in televisione, non alle due di notte ma in prima serata. E soprattutto avere un approccio realistico e non ideologico al problema.

A quando dunque la Condom Card?

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