SCUOLA. L'istituto vicentino ha deciso di affidare agli alunni più bravi alcuni corsi di recupero estivi a fine agosto
Dovranno seguire i ragazzi con una sola materia di debito L'idea nata per unire esigenze economiche e formazione
- 12/07/2009
Fino a poche settimane fa erano vicini di banco e durante i compiti in classe si scambiavano i bigliettini, cercando di non farsi notare dai professori. Ora, però, questo gesto alcuni studenti del Da Schio dovranno dimenticarlo, almeno per questa estate. Sì, perché i prossimi insegnanti saranno proprio i loro amici studenti, che negli ultimi giorni di agosto avranno il compito di preparare i colleghi per gli esami di recupero.
Si chiama "Peer education" - educazione alla pari - ed è la nuova iniziativa promossa dall'istituto Almerico Da Schio. La scuola vicentina, infatti, ha deciso di "promuovere" i quindici alunni più bravi dell'istituto incaricandoli di tenere i corsi di recupero ai ragazzi che hanno terminato l'anno con una sola insufficienza, non grave.
«L'idea - spiega il preside Enrico Delle Femmine - è nata per valorizzare gli studenti più bravi, e inoltre per coniugare l'esigenze economiche. Al momento, infatti, con i fondi copriamo le spese per i corsi di recupero degli alunni con maggiori difficoltà, ma non per tutti gli altri. Così, abbiamo deciso di affidare agli studenti con i voti migliori i corsi di recupero dei compagni con una sola materia di debito».
Le caratteristiche dei docenti novelli? Conoscenza della materia, voglia di rapportarsi col prossimo e soprattutto spigliatezza. «Certo - afferma la professoressa Paola Bortolan, coordinatrice del progetto "peer education" - non possiamo affidare la cattedra a ragazzi "so tutto io" e che non siano propensi a mettersi a disposizione degli altri. Abbiamo cercato di selezionare alunni in gamba».
I quindici secchioni, provenienti dalle classi seconda, terza e quarta, si divideranno in tre gruppi, in base agli insegnamenti che andranno ad affrontare. Si terranno, infatti, lezioni di matematica, economia aziendale e lingue straniere. «Ogni ragazzo seguirà al massimo tre alunni - continua Bortolan - e i corsi si terranno negli ultimi 10 giorni di agosto, in prossimità degli esami di recupero».
Gli alunni dei giovani professori, come detto, saranno coloro che hanno terminato l'anno con una sola insufficienza, non grave, e che quindi non si trovano in condizioni disperate. «I corsi di recupero della "peer education" - dichiara Delle Femmine - sono destinati ai ragazzi ai quali il consiglio di classe ha indicato di fare uno studio individuale. La scuola, infatti, per problemi di fondi non poteva inserirli all'interno dei corsi di recupero tradizionali, e quindi precedentemente aveva consigliato loro di studiare per conto proprio».
A coordinare gli insegnamenti tra colleghi di banco ci saranno tre professori tutor, che prima dell'inizio delle lezioni spiegheranno ai quindici junior come insegnare le materie e come rapportarsi con gli allievi. «Non saranno lasciati da soli - afferma il preside Enrico Delle Femmine -. Crediamo sia fondamentale ricevere le giuste direttive da chi l'insegnante lo fa di mestiere».
Gli sforzi dei giovani professori-studenti non saranno invani. A loro, infatti, saranno destinati alcuni premi. «Grazie alla collaborazione col comitato genitori - conclude il preside - gli studenti avranno in regalo il libro di testo, nuovo, sulla disciplina che hanno insegnato; possono avere alcuni crediti, e infine saranno premiati con una borsa di studio di circa 50 euro. Vogliamo che i ragazzi sentano la scuola come qualcosa di loro, e che entrino nelle dinamiche dell'istituto».
Nicola Negrin