Sul set del secondo Twilight: vampiri, passioni (e licantropi)
VANCOUVER — Tra gli alberi dei boschi di Burnaby Park, a un'ora di macchina dalla città, appaiono nella notte fonda pallidi vampiri dagli occhi arrossati e «umani-licantropi-mutaforma» con impermeabili e stivali di gomma, causa il vento gelido e la pioggia. Non succhiano sangue, ma bevono caffè caldo e offrono all'ospite dolcetti alla vaniglia. Si gira New Moon, secondo round della saga Twilight, un fenomeno cine-letterario mondiale, che grazie al fascino dark del vampiro innamorato Edward Cullen (l'allampanato inglese Robert Pattinson) ha costretto a tutte le latitudini i genitori ad accompagnare i figli più piccoli a vedere e rivedere «la romantica storia d'amore per eccellenza del cinema contemporaneo» facendo sì che anche i libri di Stephenie Meyer (per ora quattro) diventassero bestseller con 25 milioni di copie vendute nel mondo. In barba alle critiche di Stephen King, che li ha definiti «ciarpame».
... Passata la notte tempestosa di una scena clou, dopo poche ore di sonno, ecco tutti di nuovo sul set nella tarda mattinata, di fronte a una scuola dove sciami di ragazzi si incontrano. Spiano con gli zainetti sulle spalle Bella, che arriva a tutto gas in moto con Jacob perché, ferita nel cuore dalla sparizione del suo vampiro, decide di sfidare con sport estremi e ogni rischio il suo sofferente destino. Il regista è soddisfatto: «Prima di tutto dal cast eccellente. ... Perché a mio parere Twilight è diventato una sorta di fenomeno di culto per i giovani? Rende palpabili i loro desideri più segreti, le paure, il sogno di immortalità per amore». Spiega: «La saga coniuga in modo casto l'eterno binomio di amore e morte e miscela veleni e tenerezze. In questo secondo film l'ingresso dei licantropi è determinante, ma smentisco nel modo più assoluto che ci siano gelosie e tensioni tra il protagonista del primo film, Robert Pattinson, e Jacob/Taylor, alla guida dei licantropi e che interpreta scene in cui può mettere in pratica i suoi reali dodici anni di studio delle arti marziali. Sento la responsabilità dell'attesa di New Moon, che ha più elementi sovrannaturali del primo: è la storia di un cuore spezzato e della sua ricomposizione. Ho pensato, dirigendolo, al Dottor Zivago.
I protagonisti sono cresciuti, ma la loro emotiva sensazione di sentirsi perduti per sentimenti forti e malati, come spesso è romanticamente malata l'adolescenza, è salda». Kristen Stewart, attualmente sugli schermi Usa con un personale successo di critica nella commedia Adventureland, dice: «L'amicizia è la componente più importante di questa seconda puntata, segna una svolta. È una storia a molte facce di triangoli amorosi e repressioni, una crescita con passaggi nel tempo e senza tempo, con una angolazione che mi rende orgogliosa: la sete sincera di emozioni vere, non stereotipate. I miei film preferiti sono Improvvisamente l'estate scorsa e Un posto al sole. Twilight, per me, ha le stesse, sofferte lacerazioni». Robert Pattinson dice che «il fenomeno Twilight» ha conquistato le platea perché racconta «vite e tormenti di outsider, travolti da una sorta di romantica febbre, che fa diventare lo spettatore parte del puzzle delle loro giovinezze. La mitologia, poi, ha un peso determinante nell'intreccio reale e fantasy».
Giovanna Grassi
I protagonisti sono cresciuti, ma la loro emotiva sensazione di sentirsi perduti per sentimenti forti e malati, come spesso è romanticamente malata l'adolescenza, è salda». Kristen Stewart, attualmente sugli schermi Usa con un personale successo di critica nella commedia Adventureland, dice: «L'amicizia è la componente più importante di questa seconda puntata, segna una svolta. È una storia a molte facce di triangoli amorosi e repressioni, una crescita con passaggi nel tempo e senza tempo, con una angolazione che mi rende orgogliosa: la sete sincera di emozioni vere, non stereotipate. I miei film preferiti sono Improvvisamente l'estate scorsa e Un posto al sole. Twilight, per me, ha le stesse, sofferte lacerazioni». Robert Pattinson dice che «il fenomeno Twilight» ha conquistato le platea perché racconta «vite e tormenti di outsider, travolti da una sorta di romantica febbre, che fa diventare lo spettatore parte del puzzle delle loro giovinezze. La mitologia, poi, ha un peso determinante nell'intreccio reale e fantasy».
Giovanna Grassi
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